photovoltaic

Massimo rispetto per l’ambiente

Immaginare un sistema economico sempre più virtuoso e competitivo in cui etica ed economia fossero congiunte ha portato l’azienda negli anni a sviluppare attività e iniziative a sostegno dell’ambiente.

Riduciamo l'impronta ecologica

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Dal 2011 COFRA produce energia pulita grazie ad un impianto fotovoltaico della potenza nominale complessiva di circa 1,3 MW. Superficie totale: 10.000 m2 circa, ben superiore alla superficie di un intero campo da calcio regolamentare per incontri internazionali. Il sistema fotovoltaico copre circa il 60% del fabbisogno energetico aziendale annuo equivalente al fabbisogno annuo di energia elettrica di circa 500 famiglie (3.000 kWh). Evitiamo l’emissione in atmosfera di più di 800 t annue di CO2 e circa 16.000 t in vent’anni.
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Prosegue il lavoro di ricerca in direzione della salvaguardia dell’ambiente. Il laboratorio chimico dell’azienda è sempre al lavoro per individuare le migliori soluzioni per ridurre al minimo il rilascio in discarica degli scarti di lavorazione, che spesso hanno proprietà biodegradabili lentissime. Una buona parte dei prodotti della linea di calzature RUNNING è ormai realizzata con una componente di gomma riciclata nella suola, migliorandone le già eccellenti proprietà meccaniche. Progettiamo il design delle nostre tomaie per ridurre al minimo gli scarti di lavorazione. Abbiamo introdotto progressivamente nella nostra collezione sempre più capi di abbigliamento realizzati con tessuti riciclati e certificati OEKOTEX, a garanzia di processi produttivi atossici ed ecosostenibili. In alcuni dei nostri capi di abbigliamento utilizziamo il MODAL, una fibra di legno alternativa alle fibre sintetiche, realizzata attraverso una filiera sostenibile e pulita.
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SCARTI DEL PROCESSO DI PRODUZIONE DELLE SUOLESin dagli anni ’80 COFRA ricicla lo scarto dei materiali termoplastici per la produzione delle suole delle calzature. Nel 1995 COFRA ha avviato un impianto che ha consentito il riutilizzo degli scarti di produzione (inclusi materiali termoindurenti) per ottenere una delle materie prime delle nostre suole. Tale impianto è rimasto fra i pochissimi in tutta Europa e ha raggiunto l’eccellente obiettivo di evitare il rilascio in discarica di oltre 2.000 tonnellate di scarti di materiale poliuretanico con proprietà biodegradabili lentissime. A partire dall’anno 2012 è iniziata una nuova attività di recupero e riutilizzo degli scarti di lavorazione per la produzione di suole. In collaborazione con partner e fornitori che hanno manifestato sensibilità per la tematica ambientale, dopo una fase di studio di fattibilità e di sperimentazione, tale attività di recupero oggi è implementata a regime. Un importante sviluppo chimico-fisico-tecnologico ha condotto alla creazione di una nuova formulazione di materiali per suola, che non solo sfrutta il recupero degli scarti del materiale delle suole, ma consente anche il riutilizzo di una buona quantità di materiale termoindurente, per sua natura, decisamente meno predisposto a possibilità di recupero. Questo processo si è naturalmente inserito nei processi produttivi portando ad un costante recupero degli scarti derivanti dal processo di iniezione delle suole di quantità sempre in aumento. SCARTI DI PVC DEL PROCESSO DI INIEZIONE STIVALI IN PVCCOFRA recupera il 100% degli scarti di lavorazione del PVC dei propri stivali.
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Lo stampaggio delle suole in poliuretano richiede l’utilizzo di agenti di distacco: COFRA già da diversi anni ha eliminato solventi tossici e pericolosi per l’uomo e l’ambiente. Al termine del processo di iniezione gli stampi richiedono una fase di pulizia: COFRA ha dapprima sostituito prodotti chimici con mezzi fisici, per poi passare al bicarbonato, totalmente “green”. Abbiamo introdotto nella costruzione delle tomaie colle a base d’acqua, non dannose per l’ambiente.
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Riduzione, riuso e riciclo dei materiali da imballaggio. Cofra sta sostituendo i materiali dei propri packaging, indirizzandosi verso scelte più sostenibili. Ha introdotto scatole in cartone riciclato, buste in plastica riciclata, cartellini dalle forme innovative, per evitare i cordini in plastica. Sta riducendo i materiali da imballaggio, scegliendo di evitare i cartellini pendenti sulle proprie calzature. Dà nuova vita ai cartoni da imballaggio, riutilizzandoli per l’invio della propria merce.
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COFRA si preoccupa anche di preservare le risorse idriche, al fine di rendere la vita dell’uomo e l’ambiente in cui vive sostenibili nel tempo. Tale obiettivo è stato raggiunto già dal 2013 mediante la realizzazione di una rete di raccolta, adduzione e successiva distribuzione delle acque meteoriche, da vasche di accumulo ed infine da sistemi di pompaggio per il loro riutilizzo. L’impiego che viene fatto di tali acque riguarda principalmente l’irrigazione di aree verdi, prati e giardini, l’alimentazione delle cassette di scarico dei servizi e il lavaggio di aree pavimentate esterne quali strade, piazzali e parcheggi.
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In azienda, in ogni reparto, è attiva la raccolta differenziata dei rifiuti. Abbiamo sostituito i nostri sistemi di illuminazione con impianti a led. Nei nostri uffici utilizziamo solo carta riciclata. Accogliamo i nostri clienti e fornitori servendo loro food e beverage in stoviglie di ceramica e vetro.
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Conscia che la rigenerazione degli scarti in materia prima rappresenta una fra le migliori pratiche in termini di sostenibilità ambientale, l’azienda ha scelto di mettere a punto un materiale poliuretanico nato dagli scarti di lavorazione delle proprie suole evitando così il rilascio in discarica di un materiale dalle proprietà biodegradabili lentissime. Dalla ricerca dei laboratori COFRA è nato POLY-GREEN, un materiale costituito da poliuretano vergine e poliuretano riciclato opportunamente dosati e miscelati, al fine di garantire un bilanciamento perfetto fra assorbimento di energia d’impatto e portanza e di rendere la calzatura da lavoro estremamente comoda, oltre che sicura. POLY-GREEN è utilizzato infatti per l’inserto della suola inserito nella zona del tallone e per la soletta. Il lavoro di ricerca e sviluppo è stato impegnativo, ma entusiasmante, poiché, a differenza delle calzature casual, quelle da lavoro devono rispondere a dei requisiti specifici in termini di resistenza, robustezza, comfort, traspirabilità ed ergonomia e superare severi test di normativa per poter essere certificate e immesse sul mercato. I vincoli per la costruzione della calzatura sono dunque maggiori. La ricerca di materiali ecosostenibili, ma che nello stesso tempo garantissero prestazioni elevate, ha condotto a questa assoluta novità nel mercato mondiale dell’antinfortunistica: le prime calzature da lavoro realizzate con materiali ecosostenibili.

I benefici per l'ambiente

Il nostro impegno per l'ambiente